Studio dentistico Realini

Chirurgia e impianti dentali

Chirurgia orale

Per risolvere alcune problematiche odontoiatriche si rendono necessari degli interventi di chirurgia orale. Tra le più diffuse possiamo indicare:

  • l'estrazione di denti inclusi o parzialmente inclusi, quali ad esempio i denti del giudizio, che spesso per mancanza di spazio nell'arcata dentaria rimangono parzialmente o totalmente sommersi nell'osso o nella gengiva e crescono in una posizione scorretta;
  • l'aumento osseo, mirato all'esecuzione corretta di un impianto dove non è presente tessuto osseo sufficiente;
  • la rimozione di radici o residui di radici
  • l'estrazione di denti sani per una corretta terapia ortodontica (in presenza di affollamento dentario)
  • la rimozione di lipomi, cisti o formazioni tumorali nel cavo orale

Impianti dentali

Della chirurgia orale fanno parte anche tutti gli interventi di implantologia dentale e i trattamenti parodontali tramite accessi chirurgici, che vengono eseguiti presso il nostro studio dentistico a Inverigo.

Un impianto dentale è un dispositivo protesico fisso utilizzato per rimpiazzare uno o più denti mancanti (oppure estratti) e riabilitare la funzione masticatoria, nonché donare un nuovo sorriso al paziente. L'installazione di un impianto dentale è un intervento di chirurgia orale che prevede la somministrazione di anestesia locale.

L'impianto è costituito da una radice dentale artificiale, simulata da una vite endossea in titanio (materiale totalmente biocompatibile), una corona o dente artificiale e l'abutment, ovvero l'elemento di congiunzione tra la radice ed il dente.

Esistono due tipologie di impianto dentale: impianti che necessitano di un periodo di osteointegrazione e impianti a carico immediato. Solitamente prima di inserire il dente artificiale definitivo, si aspettano alcune settimane durante le quali la vite subisce il processo di integrazione con l'osso del paziente e si lascia ai tessuti il tempo di guarire. Nel momento in cui viene stabilito che non vi sono segnali di rigetto della radice in titanio, si procede con l'inserimento della corona definitiva. Negli impianti a carico immediato, invece, si salta questo passaggio, andando a "caricare" fin da subito la protesi definitiva. Questa tipologia di impianto non può essere eseguita su tutti i pazienti, ma è necessario che si verifichino alcune determinanti condizioni, valutate insieme al chirurgo nella fase iniziale.

Un impianto dentale ben installato può durare fino a 10-15 anni.

Domande frequenti

Nella maggior parte dei casi è possibile inserire impianti dentali, ma è sempre fondamentale valutare attentamente il rapporto tra costi e benefici.

Le principali controindicazioni all’inserimento di impianti includono:

  • la presenza di malattia parodontale,
  • il consumo di tabacco, in particolare quando supera le 10 sigarette al giorno.

Contrariamente a quanto si pensa, l’età avanzata non rappresenta di per sé una controindicazione assoluta all’intervento implantare. Piuttosto, sono le patologie sistemiche come il diabete o le malattie cardiovascolari a rendere l’intervento chirurgico sconsigliato.

L’atrofia ossea, ovvero la riduzione dell’osso in una zona limitata o in un’intera arcata, è una condizione normale in assenza di denti. In effetti, in natura la forma si adatta alla funzione: quando non c’è masticazione, il supporto osseo non è più necessario.

Tuttavia, la mancanza di osso non rappresenta sempre un ostacolo insormontabile per l’inserimento degli impianti. È possibile ricostruire la quantità di osso necessaria utilizzando materiali innovativi, completamente sterili e biocompatibili.

Con gli impianti non esiste un reale rischio di rigetto. Il rigetto riguarda infatti i trapianti di organi, che possono attivare una risposta immunitaria. Gli impianti in titanio, invece, non contengono molecole che possano scatenare questo tipo di reazione.

Bisogna per forza aspettare dei mesi per mettere il dente?

Per carico immeditato si intende ripristinare entro pochi giorni la funzione masticatoria sull’impianto inserito. Questa procedura non è sempre possibile, è fondamentale che sia presente un’adeguata stabilità dell’impianto inserito e questo dipende molto dal tipo di osso. Se l’impianto dentale infatti si dovesse muovere durante la fase di guarigione, anche in maniera impercettibile, verrebbe compromesso il legame tra la sua superficie e l’osso compromesso.

Dipende dal numero di denti mancanti, dalla loro sede e dal tipo di protesi progettata.
Con due impianti si possono sostituire due o tre denti con una protesi fissa, oppure si può mantenere stabile un’intera dentiera.
Di solito per sostituire tutti i denti di un’intera arcata (14, esclusi i denti del giudizio) con una protesi fissa sono sufficienti da 4 a 8 impianti. 

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